giovedì 8 dicembre 2016

Tecnologia positiva: curare lo stress con la realtà virtuale

La Tecnologia Positiva ha l'obiettivo di progettare esperienze positive mediate dalle tecnologie informatiche; i principali ambiti di applicazione includono il trattamento dell’ansia, la riabilitazione neuromotoria, la creatività dei team e il miglioramento della qualità della vita nelle persone anziane, ma particolare attenzione è stata posta sulla prevenzione e gestione dello stress.
A tal proposito, secondo quanto affermano l’European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions e l’European Agency for Safety and Health at Work, in Europa, una persona su quattro soffre di stress sul lavoro e deve affrontare conseguenze psicofisiche piuttosto rischiose. 
Nel 2014, accanto alle terapie tradizionali, è stato introdotto un nuovo protocollo che integra la realtà virtuale e le tecnologie alla terapia cognitvo-comportamentale. L’idea di fondo è che l’esperienza nella realtà virtuale possa influenzare il comportamento nel mondo reale e viceversa. Le linee di intervento agiscono su due piattaforme: una virtuale e una mobile. Attraverso la piattaforma virtuale Neuro-VR2, il paziente rivive le situazioni di stress a cui è sottoposto nel contesto quotidiano. Gli esercizi hanno lo scopo di aiutare il soggetto ad apprendere abilità di gestione e regolazione emotiva e vengono svolti con la supervisione del terapeuta, il quale, grazie all’ideazione di biosensori e rilevatori di movimento, può anche monitorare la frequenza cardiaca e respiratoria dell’individuo sia durante le sessioni virtuali, sia nella vita quotidiana durante l’orario di lavoro. Questo consente al terapeuta di osservare il paziente in qualsiasi momento e di avere a disposizione informazioni oggettive. L’obiettivo principale è quello di migliorare la gestione del disturbo e i risultati ottenuti sono piuttosto soddisfacenti.


Nessun commento:

Posta un commento