Moltissime ricerche confermano l’idea che oggigiorno le
tecnologie siano da un lato la chiave per la buona riuscita di un crimine,
dall’altro anche la soluzione per gestire e combattere la delinquenza.
È noto infatti che l’applicazione delle tecnologie alla
violenza ha permesso ai criminali di ridurre il rischio di essere identificati,
ha creato nuove opportunità per commettere crimini, ne ha modificato le
tecniche e il modus operandi e ha addirittura prodotto nuove tipologie di
delinquenza (frodi tecnologiche, identity theft, …). Allo stesso tempo però, le
nuove tecnologie svolgono un ruolo sempre più determinante nella lotta contro
la criminalità, fornendo ai sistemi di giustizia nuovi mezzi per identificare e
braccare i criminali e sviluppando tecnologie che aiutino a ridurre le
occasioni di azioni criminali. Quest’ultimo concetto sta alla base delle
strategie di “polizia predittiva”, per cui, grazie ad un approccio matematico
(basato sull’analisi dei dati contenuti negli archivi di polizia) è possibile
prevedere i luoghi, le persone e le situazioni più a rischio di violenza. (Per
saperne di più: http://www.snewsonline.com/notizie/attualita/smart_cities_e_nuove_tecnologie_di_lotta_al_crimine-3707
)
Riassumendo, il continuo sviluppo delle tecnologie permette
ai delinquenti di essere sempre più efficaci nei loro atti criminali e agli
organi di polizia di essere sempre più efficienti nella lotta al crimine.
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