martedì 22 novembre 2016

Realtà virtuale e anoressia: l'avatar che ti aiuta a guarire.

Negli ultimi vent’anni i disordini alimentari di cui anoressia e bulimia nervosa sono le manifestazioni più evidenti sono diventati problemi sempre più diffusi e frequenti. Possono manifestarsi in persone di diversa provenienza sociale, sesso ed età, anche se più frequentemente coinvolgono donne di età compresa tra i 14 e i 24 anni. Se non identificate e curate attraverso terapie mirate queste malattie possono diventare gravi a tal punto da condurre alla morte. Secondo la American Psychiatric Association (APA), sono la prima causa di morte per malattia mentale nei paesi occidentali. Infatti si tratta di disturbi più comuni dei paesi industrializzati dove circa il 3% delle donne tra i 14 e i 24 anni ne è affetta. L´anoressia è attualmente considerata una delle malattie psichiatriche con il più alto tasso di mortalità (dal 13 al 18%). A livello di cure particolarmente interessante è il protocollo terapeutico sviluppato presso Villa Santa Chiara, Quinto di Valpantena (Verona), per il trattamento dell’anoressia che prevede l’utilizzo della realtà virtuale come ausilio alla terapia che viene svolta in regime di ricovero. Questo permette ai pazienti di superare più facilmente alcune resistenze che invece si possono incontrare nella terapia standard. Nella prima fase il paziente disegna al computer l’immagine di sé stesso e di come si percepisce e contemporaneamente il terapeuta disegna una figura realistica del paziente, infine le due figure vengono confrontate. Nella seconda fase si utilizza un avatar utile per consentire al soggetto di affrontare con meno timore le situazioni che sono per lui più problematiche (come andare fuori a mangiare ecc). In questo modo i pazienti riescono supportati dal terapeuta ad avvicinarsi al cibo che viene rappresentato prima in maniera virtuale, in modo da ridurre il senso di rifiuto suscitato dal cibo vero.

www.stateofmind.it/2012/03/cyberpsicologia-realta-virtuale-anoressia/

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