Come emerso dall'articolo "Gli effetti della pornografia sui comportamenti sessuali degli adolescenti", pubblicato da Angela Alampi, essa ha gravi effetti sul comportamento, l'identità e la sicurezza dei giovani. Il 95,5% dei ragazzi fra i 12 e i 15 anni frequenta siti porno e l'eta media si è abbassata anche perché la fruibilità del porno è sempre più accessibile grazie a Internet. Essendo cosi giovani, gli utenti non comprendono i rischi e le conseguenze di un uso smodato o inappropriato ad esso correlato. Innanzitutto, i video pornografici suscitano aspettative che non sempre trovano riscontro nella realtà, facendo sentire i ragazzi inadeguati e insicuri. I soggetti si affidano a questo tipo di materiale per acquisire conoscenze sul tema della sessualità, che però non è un mezzo adeguato, sopratutto se poi i ragazzi ripropongono nella vita quotidiana i comportamenti appresi (vedi: non utilizzo del preservativo, promiscuità, etc). Alla confusione segue spesso la costruzione di rappresentazioni mentali errate del sesso e dell'intimità e ciò può condurre allo sviluppo di disfunzioni sessuali o parafilie, masturbazione compulsiva, difficoltà relazionali e un'acquisizione di un'identità personale e sessuale fragile.
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